Il Seminario e il suo significato
Il Seminario minore è luogo privilegiato per i ragazzi (minore significa appunto per ragazzi minorenni - noi li accogliamo già a partire dalla quinta elementare) per scoprire la chiamata di Dio.
Certo forse al giorno d'oggi non ne esistono più tanti. Soprattutto nel Nord Ovest dell'Italia. Probabilmente è l'unico nel raggio di 150/200 km.
Il nostro Seminario non è un collegio! E' una famiglia! E si situa all'interno della Chiesa anche se se appartiene alal famiglia religiosa dei Carmelitani Scalzi.

Riflessioni dal magistero della Chiesa
Il Seminario è oggi primo fra i nostri impegni; impegno di tutti, perché interessa il bene di tutti. Primo, perché dal seme nasce l’albero, dalla sorgente la fontana. Il Seminario ha un primato di tempo e d'importanza fra i requisiti necessari all'ordine generale della nostra vita: se tutto, economia, lavoro, arte, studio, salute è ordinato dallo spirito ed allo spirito; e se al bene dello spirito è indispensabile il ministero sacerdotale, il Seminario, che precede e prepara il Sacerdozio, ha funzione di radice per tutto l'albero dell'ordinamento umano e spirituale. Chi comprende il valore e la funzione del Seminario, ha compreso l'origine dell'architettura religiosa del mondo cristiano. Chi ama il Seminario, ama tutta la società al cui bene esso è destinato. Chi serve e benefica il Seminario, irradia all'intorno, nel mondo e nel tempo in cui vive, un provvidenziale aiuto. Anzi, chi aiuta la prosperità del Seminario, oggi, prepara un domani migliore.
Scopo del nostro Seminario
Lo scopo che il Seminario si prefigge fin dalla sua fondazione è la formazione dei ragazzi nella fede e nei valori umani, affinché possano maturare in modo adeguato la scelta vocazionale, avendo in particolare davanti a sé l'ideale della vita carmelitana e sacerdotale. Tale obiettivo è possibile solo grazie all’impegno quotidiano di ragazzi ed educatori, in modo che la formazione dei Seminaristi sia personalizzata in ogni ambito: spirituale, culturale e umano. Vedi il progetto educativo.
Particolare attenzione è posta nell’accettare il ragazzo per quello che è realmente e non per quello che si desidererebbe fosse, aiutandolo al contempo a divenire come Gesù vuole e a corrispondere all'azione educativa a lui rivolta. Progressivamente il ragazzo è educato all'amore e al senso di appartenenza al Seminario, al Santuario, all'Ordine Carmelitano e alla Chiesa.
Uno dei nostri obbiettivi:
La prima necessità, avvertita profondamente, è quella di creare un ambiente che sia familiare, sereno e allo stesso tempo esigente: una comunità formata da Padri, Frati educatori e Suore della Congregazione Madre del Carmelo, Seminaristi e genitori, di cui Gesù è il perno centrale. La Chiesa, infatti, esige che un Seminario minore sia «in grado di educare alla generosità senza riserve, alla capacità di essere responsabili, alla difficile arte di saper comporre la sincerità e la saggezza, l'onestà e la prudenza, la tolleranza e la chiarezza» (Conferenza Episcopale Italiana, La formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana. Orientamento e norme per i Seminaristi, Roma 2006).
Siamo coscienti anzitutto che la famiglia, se animata da spirito di fede, di carità e di pietà, costituisce il primo Seminario (Cfr. Optatam Totius, n. 2.). Dunque per poter essere partecipi in modo creativo ed efficace alla maturazione vocazionale del figlio, è necessario che i valori umani e cristiani proposti dal Seminario, siano radicati prima – o almeno contemporaneamente – nei genitori.